Anche Link IT usa Python

SocietàLink IT
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AutoreMarco Beri
Data2009-06-22
CategoriaSviluppo software
RiassuntoPython non ci ha MAI tradito

Da quando ho iniziato a scrivere software nel 1985 mi sono sempre divertito a provare un linguaggio diverso per ogni progetto o quasi. Basic, Clipper, Cobol, C, C++, Visual Basic, Java... In fondo non si può dire di conoscere un linguaggio di programmazione se non lo si è provato almeno una volta su un progetto reale.

Poi nel 1999 ebbi il primo incontro con Python. Si trattava di realizzare un applicativo che, stando residente in memoria, il sistema operativo era Windows, doveva intercettare la pressione di alcuni tasti per andare a leggere parti di testo da un emulatore di terminale e andarle poi a scrivere in un database. Siccome le regole per decidere quali parti del testo catturare erano piuttosto complesse ("se in quella posizione c'è X vai a leggere Y caratteri nella posizione Z", ecc.) mi serviva più che un file di configurazione un vero e proprio sistema di scripting e così decisi di provare Python. Onestamente non ricordo come decisi di tentare con Python, forse fu un articolo della famosa rivista Byte (a quei tempi valeva ancora il cartaceo).

Sta di fatto che da allora sono passati tanti anni e non ho più cambiato, a parte ovviamente aggiungere Javascript all'elenco dei linguaggi usati. Non solo: adesso in azienda Python è diventato il linguaggio più usato e, con l'abbinata Django e Postgresql, costituisce le fondamenta di ogni progetto sviluppato in Link IT.

In questi anni l'abbiamo usato non solo per sviluppare tradizionali applicativi web ma anche per far parlare un vecchio gestionale cobol con un PLC Siemens, per generare programmi di sistemi di automazione industriale, per far "colloquiare" via SMS degli apparati altrimenti muti, per pianificare le ricariche di auto elettriche... Insomma, chi più ne ha più ne metta e, cosa più importante di tutte,

Python non ci ha MAI tradito ;-)