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Di linguaggi di programmazione ne esistono dozzilioni, ma ovviamente il nostro preferito è Python e visto che siete qui, beh vedo già il vostro sopracciglio inarcuarsi. Prima che i miei sette secondi di attenzione svaniscano, vi elencherò sinteticamente quali sono i motivi che vi dovrebbero convincere a scegliere Python in mezzo ad una miriade di linguaggi diversi. Siente ancora con me? Beh iniziamo...

Facile da imparare
La sintassi e la struttura del linguaggio sono semplici da imparare, specie se confrontate con altri linguaggi di cui non farò nomi. Specie per chi si avvicina per la prima volta alla programmazione, troverà la sintassi da apprendere semplice e il dover usare l'indentazione del codice, piccolo scoglio iniziale, aiuterà a mantenere puliti i propri script, cosa sempre buona e giusta.

Funziona su molte piattaforme
Python è multipiattaforma, gira senza grossi problemi su principali sistemi operativi: GNU/Linux (dove è praticamente sempre incluso), MacOS, Windows e Unix. Uno script pensato su una determinata piattaforma, a patto di non usare librerie o funzionalità non standard, potrà girare su una delle altre piattaforme con poco o addirittura nessuna fatica.

La versatilità è il suo forte
Python è un linguaggio ad ampio ventaglio d'utilizzo. Direttamente scrivendo codice Python (nativo) o usando librerie/framework, coprirà svariati ambiti che vanno dallo sviluppo web al machine learning, passando per GUI ed applicazioni server. Qui il limite è la vostra fantasia.

Batterie incluse
Una delle forze di Python è quella di avere una nutritissima quantità di librerie e framework, che come spiegato al punto prima permettono di utilizzarla in ogni ambito. Ma il linguaggio viene fornito con quelle che scherzosamente vengono definite le batterei incluse, cioè tutti quegli strumenti già inclusi nel linguaggio che permettono di svolgere attività, come l'accesso ai database, operazioni di scraping, lettura e scrittura di file (esempio i Json), la creazione di interfacce grafiche, l'accesso al sistema operativo per operazioni su file e cartelle, ed altre svariate decine di specifiche applicazioni. Una bella forza non trovate?

La popolarità e la ricerca di personale
Se non siete ancora corsi a studiare il linguaggio con le spire, sappiate che Python è il linguaggio maggiormente in crescita negli ultimi anni, leggetevi questa news per approfondire. Oltre ad avere una vasta comunità che potrà aiutarvi nell'apprendimento, c'è anche grande richiesta in ambito lavorativo di programmatori in Python, o anche esperti in specifiche librerie. L'apprendimento di Python vi permetterà di aprire nuove possibilità lavorative e la mente, cose che non fanno mai male.

Che aspettate, siete nel posto giusto per cominciare con l'apprendimento del più affascinante linguaggio che possiate incontrare... perlomeno su questo sito.
Nella sezione delle pubblicazioni in italiano, abbiamo recensito un libro che mancava alla nostra collezione. Certo non si tratta di una nuova uscita considerando che ha visto la luce alla fine del 2013 (anzi tra poco uscirà una nuova edizione rivista e corretta), ma è nostro compito quello di dare un panorama il più esaustivo possibile sulle pubblicazioni esistenti, specie se nella nostra lingua madre.

Noi di python.it abbiamo interpellato l'autore, il dott. Fabio Aiolli ricercatore universitario e professore aggregato presso il Dipartimento di Matematica dell'Università di Padova, che è stato gentilissimo nel fornirci qualche indicazione sul suo volume: "Ho scritto questo libro principalmente come supporto al corso di Programmazione che tengo per il CdS in Matematica dell'Universita' di Padova. Quindi il testo è chiaramente rivolto a chi intende imparare a programmare e non può certo dirsi una guida completa al linguaggio Python. Questo ne fa anche un approccio a mio avviso originale, non conosco altri testi in italiano che affrontano le basi della programmazione usando il Python. Ho scelto di adottare il linguaggio Python nel mio corso per vari motivi: linguaggio semplice, di alto livello, adatto alla programmazione scientifica, orientamento agli oggetti, ecc..."

Ringraziando nuovamente l'autore, vi invito a dare un'occhiata al volume ed a lasciarci un commento con le vostre impressioni.
Il passaggio da Python2 a Python3 sarà un passo che prima o poi tutti gli sviluppatori del linguaggio dovranno affrontare, questo è un dato di fatto.

Non vogliamo certo indagare le ragioni che vi spingono a preferire la versione 2.x del linguaggio, perché ce ne sono di validissime anche nel 2014, ma presto o tardi, mettetevi il cuore in pace, vi scontrerete con l'attività di migrazione e se la affronterete impreparati, potrà darvi davvero tanti problemi (con tanti intendiamo un oceano).

Ma noi non vi lasciamo soli e prendendo spunto da un messaggio postato sulla nostra mailinglist, vi indichiamo un link che potrebbe fare una grande differenza in futuro.

No, non ringraziateci, lo facciamo per voi e per i vostri rapporti sociali. Non vogliamo certo che voi dobbiate sparire dalla circolazione per mesi e mesi, solo per adeguare i vostri scripts.

Quindi completate la frase: sviluppatore Python avvisato...

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